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Elvira Calabrese

elvycal@yahoo.it

STUDIO D'ARTE

Via Dino Campana,15 ROMA 

Tel: 339.7340174

 

Note critiche e VideoIntervista

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Hanno detto di lei: 

“Amicizia”- smalto su ceramica – 80x30 cm 

Opera citata  nel  libro di testo “L’esausta clessidra” dall’autore, critico d’arte, Conte Daniele Radini Tedeschi.

“Elvira Calabrese realizza immagini delicate, con tonalità pastello, forme oblunghe ed ellissoidi, spesso figure di donne,oppure come in questo caso,partiture cromatiche in astrazione. Questo curioso schema, simile ad un pianoforte variopinto, ha una potenza visiva assoluta e narra con i suoi toni un gusto per la decorazione elegante”

(Conte Daniele Radini Tedeschi)

 

 

  

“L’alba” – smalto su ceramica – 80x30 cm

“Far pulsare di vita parti anatomiche della donna con definizioni sinuose e fluttuanti è indice di profonda sensibilità creativa nell’esprimere concettualità ed esaltare la femminilità per ciò che riguarda l’attenzione alle fonti della vita. Il tratto compositivo è di assoluta valenza e precisione, e pone Elvira Calabrese ai vertici di un’arte che ha il pregio dell’analisi e la inserisce nel contesto di valori artistici di assoluta contemporaneità. Io ho definito “L’Alba” come una scomposizione anatomica di sezioni di vita. Emerge un calore del corpo femminile nelle sue parti essenziali e quindi questo mistero che in fondo ci avvolge a tutti perché siamo fatti di corpo e di anima. Elvira Calabrese sa rappresentare entrambe le componenti con abilità e, soprattutto, con originalità.” Prof. Claudio Lepri (Critico d’arte)

 

 

 

L’Adolescente – smalto su ceramica – 40x120 cm. “La semplicità della narrazione e della gamma cromatica mi ricorda l’arte di Klimt e le vetrate policrome di Augusta”. Daniele Radini Tedeschi (Critico d’arte) “Opera solidamente contenutistica, dagli intelligenti contenuti quasi KafKiani. Essenziale e molto potente il simbolico confronto oggettuale. A.M.B. Barbagallo ( critico d’arte).

 

 

 

“L’attesa…” – smalto su ceramica -30x40cm.

“Le opere in ceramica smaltata di Elvira CALABRESE sono pervase da una fonte energetica dove luce e colore suscitano vibrazioni cromatiche . L’effetto finale è quello di far risaltare, in tutta la loro corposità, le figure e gli oggetti conferendo alla composizione una dimensione di tipo volumetrico”

(Antonio SORGENTE critico d’arte)

 

 

 

 “Passo di danza” – smalto su ceramica – 30x40 cm.

 “Elvy 3 predilige, quale base per i suoi dipinti la ceramica che conferisce alle sue opere una insolita lucentezza e simboleggia con la intrinseca “fragilità” propria della materia, la “fragilità” dei sentimenti che l’artista su di essa rappresenta. Il soggetto dei suoi lavori non può che essere l’essere umano, il volto, la spiritualità che troviamo anche nelle sue opere astratte dove, le linee morbide celano sempre quell’”essere” nel cui animo cerca di catturare le emozioni più profonde. ELvy 3 ama sì i colori vivaci che “mischia” in modo estroso e accattivante ma, nei momenti particolari, molto ama anche i bianchi e i neri opachi che realizza, per lo più, con engobbio apprezzandone l’opacità priva di allegria ma colma di raffinata riservatezza.”

(Oriano Zampieri scultore,ceramista, pittore, critico d’arte)

 

 

 

“Allegoria della vita” – smalto su ceramica – 80x30 cm,

 “Sono opere particolari che rivelano la preziosità e l’unicità dell’dea creativa dell’artista. Elvira Calabrese, ispirata da un senso cromatico particolare, inneggia le sue emozioni attraverso costruzioni materiche, rendendo così vibrante l’opera e colma di sensazioni atte a perdurare nel tempo……”

(Gabriella BRANCACCIO critico d’arte)

 

 

 

“L’amore è musica” – smalto su ceramica – 40x60 cm

In occasione della mostra personale “Fragilità e colore” il critico d’arte Angela AQUILINI dice che l’evento è doppiamente femminile perché l’artista dedica molto spazio alla rappresentazione della donna e ad un modo di sentire squisitamente femmineo;corpi sinuosi,teste avvolte da melodie musicali, incontri che si fanno e si disfanno in una fucina di colori e materiali fragili, sui quali si rappresentano sentimenti, fragili anch’essi e la fragilità dei sentimenti bene si coniuga alla rappresentazione di soggetti umani, di volti, di spiritualità nell’astrattezza delle linee morbide. L’amicizia rappresentata dall’artista è un incontro “di testa”, perché, come dice lei stessa “l’amicizia tra le donne può essere fatta anche solo di pensieri a distanza, senza bisogno di vedersi o sentirsi tutti i giorni. Poi, quando capita di essere insieme è come se il tempo non fosse passato”. Il sentire al femminile non è per Calabrese Elvira una scelta artistica ma l’accostamento più naturale delle cose;la sua arte, però, non è fatta di colori appena accennati, al contrario in riga con il suo temperamento”donna schietta e passionale” nelle sue opere predominano rosso, blu, verde, giallo, un insieme di colori che rendono l’impalpabilità dei sentimenti concretamente reale. Perché essi possono essere fragili nella loro essenza ma la loro intensità non lo è affatto. Questo si evince vedendo le opere e parlando con l’artista. Il fuoco e la creta sono mezzi che richiedono una solida conoscenza tecnica, l’osservazione delle regole,dei tempi di cottura, la gestione della materia,ma l’osservazione dei dati tecnici non inibisce la libertà d’espressione dell’artista. Elvira Calabrese coglie perfettamente l’essenza del complesso universo della creatività.”

 

 

 

“Anima allo specchio”- smalto su ceramica – 80x80 cm.

Il critico d’arte Giacinta PATERNO dice di “Elvy 3”: “Le ceramiche di Elvira Calabrese sono l’espressione più viva e palpitante di un “entusiasmo creativo”. Le superfici dei suoi pezzi appaiono come percorse da una intensa vibrazione e da un processo di continua ed assoluta germinazione di motivi cromatici che conferiscono all’insieme un indubbio fascino visivo, per cui non si sa se preferire di più l’estro decorativo affidato alla valenza di sua scala cromatica così ricca e luminosa o il senso di una più profonda motivazione genetica che supera la stessa occasione strutturale dell’oggetto fittile. Il suo mondo pittorico viene così a costruirsi come una sorta di spazio dinamico, anche quando la ceramica ha una sua funzionalità organica, perché l’artista è capace di inoltrarsi in un’orbita di intuizione posta al di là di ogni astrazione. Ed è il colore, la ricca segmentazione delle tonalità che saldate ad un estro decorativo tecnicamente raffinato, ravvivano la stessa trasposizione plastica, superando l’evento oggettuale ed artigianale. Così, pannelli dalla ricca patina di trasparenti smalti,strutture plastiche vibranti ed audacemente protese a strappare un loro spazio vitale sono come i momenti di un processo creativo di Elvira Calabrese che riesce ad intrecciare in maniera variopinta e diversamente atteggiata, nel ricorso al colore come entità solare,materia e cromia, attraverso l’utilizzo di un mezzo espressivo così appassionante risolto nella gamma delle sue vibrazioni ed intonazioni luminose”.

  

 

 

 

“Sognando”- smalto su ceramica – 30x40  cm.

In occasione della mostra “Il giardino dell’anima” il critico d’arte Anna Maria Trinchieri dice:

“ Particolarmente attraente l’opera in ceramica “Sognando” di Elvira Calabrese (Elvy 3) . Una bella giovane donna vista di schiena, quasi un autoritratto, nell’atto di accogliere sul proprio corpo una cascata di petali e fiori profumati evocanti gioie e sogni d’amore……..

 

 

 



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